Cos'è
La Scuola Italiana ha fatto proprio un tema sollevato già ampiamente dalla Comunità Europea che ad esempio nella direttiva n° 487 del 6/8/97 si pronunciava nel seguente modo: “l’Orientamento costituisce una fondamentale componente strutturale del processo formativo di ogni persona lungo tutto l’arco della vita, a partire dall’infanzia, e contribuisce in modo significativo allo sviluppo delle risorse per realizzare interventi efficaci sul territorio” .
Secondo alcuni dei più autorevoli contributi della letteratura sul tema dell’orientamento emerge che nel momento storico in cui viviamo, i cambiamenti recenti nella società e nel mercato del lavoro impongono non solo la creazione e il potenziamento di azioni orientative ma anche la rivisitazione del concetto stesso di orientamento. Esso deve essere inteso come un insieme di interventi intenzionalmente programmati e guidati che mirino a sviluppare e a potenziare nei giovani e/o negli adulti capacità che permettano loro non solo di scegliere in modo efficace il proprio futuro professionale ma anche di svolgere un ruolo attivo negli ambienti di studio e di lavoro. In questa ottica si pensa che le azioni di orientamento devono essere finalizzate a:
- favorire l’analisi delle risorse personali attraverso l’esplicitazione dell’immagine di sè (in termini di risorse, abilità, competenze, interessi), dell’immagine della scuola (significati, vissuti) e del lavoro (atteggiamenti, aspettative, motivazioni)
- ampliare le conoscenze su percorsi di studio, sulle possibilità di accedere alle varie offerte formative, sul mercato del lavoro e parallelamente potenziare la capacità di valutazione critica di analisi ed interpretazione della realtà che li circonda
- sostenere la persona ad elaborare strategie atte ad affrontare situazioni nuove, a trovare soluzioni corrette per risolvere problemi, a realizzare un proprio progetto di vita
L’obiettivo principale dell’orientamento educativo è quindi quello di mettere in condizione la persona di operare scelte ponderate e realistiche, aiutandola a scoprire se stessa, i suoi interessi, le sue attitudini, i suoi valori e le propensioni professionali.
Tale obiettivo appare ancora più evidente pensando alla peculiarità del CPIA nel quale la finalità principale delle attività di istruzione degli adulti è proprio l’inserimento degli utenti in percorsi tesi al conseguimento del titolo di studio e in senso più ampio alla creazione di un percorso di sviluppo e di un relativo progetto di crescita.
La maggior parte, infatti, delle persone che si rivolgono al CPIA esprime bisogni formativi che necessitano analisi, riflessione e che al termine devono confluire in una forma più compiuta di orientamento. In questa prospettiva è importante attivare, accanto alle attività didattiche classiche, anche percorsi individuali e di gruppo che abbiano lo scopo di fornire informazioni, spunti di riflessione, analisi dei bisogni, analisi delle competenze e delle attitudini e che portino la persona a ripensarsi secondo un’ottica di “cultura del sé”.
Per realizzare un buon servizio di orientamento è necessario che siano presenti tre dimensioni distinte che lo caratterizzino: la dimensione informativa, la dimensione formativa e quella del counselling.
La nostra proposta pertanto è andata nella direzione di realizzare tutte le dimensioni attraverso le seguenti azioni:
in tutti i plessi del CPIA si sono tenuti incontri informativi e formativi rivolti a tutti i corsisti dei percorsi di primo livello (licenza media) sull’attuale sistema di istruzione e formazione professionale, per dare a tutti la possibilità di scegliere il proprio percorso avendo chiara la gamma di alternative possibili.
Già nelle attività di gruppo, oltre ai dati relativi al panorama dell’offerta formativa, i docenti coinvolti nel progetto hanno iniziato un dialogo con i corsisti circa alcuni aspetti propri del counseling orientativo.
Questa attività ha trovato in seguito a tali incontri la sua più compiuta espressione nei colloqui individuali, nei quali ogni corsista – accompagnato anche dalla famiglia nel caso fosse minorenne – ha potuto pensare -valutando attitudini, interessi, possibilità concrete- con il supporto del docente counselor ad un suo progetto di formazione e sviluppo personale, progetto che nella maggior parte dei casi si è tradotto in una iscrizione verso una scuola di istruzione superiore.